onti ben informate rivelano che Governo italiano e Intel si sarebbero ormai accordati sulla realizzazione di un impianto produttivo nel nostro Paese. L'intesa segue le indicazioni fornite dalla Commissione Europea. Le regioni settentrionali sono al momento le più "papabili".
Intel ha avviato un piano strategico volto a ridurre la dipendenza della società e del mercato dai produttori asiatici. Nell'ambito dell'iniziativa Intel Device Manufacturing 2.0 (IDM 2.0), inoltre, la società guidata da Pat Gelsinger inizierà a produrre chip x86, ARM e RISC-V per conto terzi.
Una novità che ha destato scalpore l'anno scorso e che ha cominciato a prendere forma con l'annuncio della disponibilità di licenze per l'accesso alla piattaforma x86 da parte delle società partner, degli accordi con MediaTek e Qualcomm.
Oggi l'agenzia Reuters rivela che l'Italia starebbe ormai per raggiungere un'importante intesa con Intel al fine della realizzazione di un grande impianto per la produzione di chip.
L'Italia ha finora stanziato 4,15 miliardi di euro fino al 2030 per attirare i produttori di chip e investire in nuove applicazioni industriali nel nostro Paese. La Commissione Europea, dal canto suo, ha dichiarato all'inizio dell'anno di aver messo a disposizione 15 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati entro il 2030. Una somma che va a sommarsi ai 30 miliardi di euro di investimenti pubblici già pianificati con i piani NextGenerationEU, Horizon Europe e i bilanci nazionali.